La macchina nel giardino
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Pagine318
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CollanaStudi di Storia
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Anno1987
Descrizione
Dai tempi dell'indipendenza, infatti, l'aspetto centrale della loro cultura fu costituito dall'idea degli Stati Uniti come un vasto terreno vergine dalle inesauribili promesse, e dalla convinzione che ciò avrebbe permesso la creazione di una civiltà che -lungi dal «corrompere» la natura, com'era avvenuto in Europa - avrebbe saputo vivere in armonica fusione con essa. A metà dell'Ottocento il fischio della ferrovia, rompendo il silenzio antichissimo delle praterie, finì con l' imcrinare questo sogno.
Da allora gran parte della cultura americana , come dimostra l'autore di questo volu me, layorò a riconciliare ciò che era stato separato: si sforzò di ricondurre l'angosciosa immagine della nuova era industriale - la «macchina» - nel rassicurante universo simbolico dell'America «giardino». Analizzando tali tentativi di conciliazione , e il loro inevitabile fallimento, l'autore approda così ad un'analisi originale e acutissima dei tratti costitutivi dell'identità collettiva americana. Non a caso questo libro ha imposto l'immagine che dà ad esso il titolo quale metafora fondamentale dei rapporti tra cultura americana e modernità.
Leo Marx insegnò storia della cultura americana al Massachusetts lnstitute of Technology.