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Per un'etica dell'alterità

I colloqui che vengono qui presentati, esclusivamente tra maestro e discepolo, sono di ben altra importanza: danno vita, infatti, ad una concezione del filosofare in prima persona
ISBN: 978.88.7910.814.X
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Prezzo standarizzato:
  • Pagine
    176
  • Collana
    Classici e Contemporanei
  • Anno
    1998
 

Descrizione

I sei colloqui tra Paul Ricoeur e Gabriel Marcel datano al fatidico 1968, qualche anno prima della morte di Marcel. Il vecchio professore animava a casa sua degli incontri filosofici, ai quali partecipavano intellettuali di spicco quali Wahl, Landsberg, Berdajeff, Levinas, Sartre e Simone de Beauvoir. A questi incontri paetecipò a lungo anche Paul Ricoeur.

Ma i colloqui che vengono qui presentati, esclusivamente tra maestro e discepolo, sono di ben altra importanza: danno vita, infatti, ad una concezione del filosofare in prima persona. L'oggetto è duplice. Da un lato, essi pongono in luce gli snodi fondamentali della filosofia di Marcel: la riflessione sul corpo e sull'esistenza, la questione dell'interpersonalità, il problema della tecnica, la collocazione di Marcel nel piano filosofico del primo Novecento. Ad un secondo livello, i sei colloqui investono anche la filosofia di Paul Ricoeur e il suo rapporto vivo con il pensiero di Marcel e con il fenomeno europeo della filosofia esistenzialista.

Paul Ricceur (1913), filosofo francese, dopo aver insegnato Filosofia morale all'Università di Strasburgo, ha tenuto la cattedra di Storia della filosofia alla Sorbona e suecessivamente all'Università di Nanterre. Muovendo dall'esistenzialismo, Paul Ricreur si è orientato verso la filosofia ermeneutica. Della sua vasta produzione ricordiamo: Finitezza e colpa (l960), La metafora viva (l975), Tempo e racconto (l983-85), Sé come un altro (1990).

Gabriel Marcel (1889-1973), filosofo francese, dopo aver rivolto il suo interesse all'idealismo, si orienta verso la «filosofia concreta». Il tema dell'incarnazione lo porta ad una fenomenologia dell'esistenza, ma l'oggetto della sua indagine rimane costantemente l'essere.

Tra le sue opere principali, ricordiamo: Giarnale metafisico (1927), Essere e avere (1935), Homo Viator( 1945).

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